Dopo anni di successi televisivi, il programma 4 Ristoranti finisce sotto i riflettori per le accuse di un partecipante rimasto deluso dall’esperienza.
Il nome di Alessandro Borghese è ormai legato in maniera indissolubile a 4 Ristoranti, il format che dal 2015 porta sullo schermo sfide tra locali e ristoratori in tutta Italia. Un programma diventato fenomeno televisivo e culturale, tanto da generare un vero e proprio trend nelle cene tra amici, dove il momento del voto viene spesso imitato per gioco. Eppure, dietro le luci e il successo, nelle ultime settimane è emersa una vicenda che ha acceso i riflettori su un lato meno conosciuto della trasmissione.
Un format di successo e un’accusa inaspettata
Dal debutto su Sky, il programma condotto da Borghese ha mostrato centinaia di ristoratori sfidarsi a colpi di menù, accoglienza e location. Le regole sono note: ogni concorrente ospita gli altri nel proprio locale, viene valutato su più parametri e alla fine è il conduttore a svelare la classifica. In palio, un premio in denaro utile per investire nella propria attività. Con il passare delle stagioni si è aggiunto anche il voto sulla specialità del luogo, rendendo la sfida più aderente alle tradizioni gastronomiche italiane.

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Il format, replicato anche in altre versioni come 4 Hotel con Bruno Barbieri, ha conquistato il pubblico proprio grazie all’autenticità delle sfide e alle reazioni spontanee dei protagonisti. Almeno fino a quando, un ex concorrente, ha deciso di raccontare una versione molto diversa della sua esperienza davanti alle telecamere. Si tratta di Daniele, titolare del ristorante “La Gourmetteria”, che dopo la sua partecipazione ha deciso di parlare apertamente. Il suo locale, presentato durante una delle puntate, non ha ottenuto i risultati sperati, finendo in ultima posizione con un punteggio considerato troppo basso. Un verdetto che, a detta del ristoratore, avrebbe avuto ripercussioni non solo sull’immagine del locale, ma anche sul flusso dei clienti.
Le parole del ristoratore e il polverone mediatico
Dopo la messa in onda della puntata, il titolare della Gourmetteria ha espresso pubblicamente la sua delusione. In un’intervista raccolta da Vice, Daniele ha accusato la produzione di non essere così spontanea come appare: “Ti fanno recitare un copione”, avrebbe dichiarato. Parole che, seppur mai supportate da prove concrete, hanno avuto grande eco mediatica. Il ristoratore ha spiegato che la partecipazione al programma non solo non avrebbe portato benefici, ma avrebbe addirittura generato una pubblicità negativa, con conseguente calo di clientela. Un duro colpo, considerando che la trasmissione viene seguita da milioni di spettatori e può condizionare in maniera significativa la percezione di un’attività locale. Non è tutto. Sempre secondo alcune dichiarazioni attribuite a lui, in un primo momento ci sarebbe stato addirittura il coinvolgimento di un avvocato per tutelarsi, anche se successivamente questa versione è stata smentita. Una contraddizione che non ha fatto altro che aumentare le domande attorno alla vicenda.
Il caso ha inevitabilmente coinvolto anche l’immagine di Alessandro Borghese, volto e simbolo del format. Lo chef non ha rilasciato commenti diretti, ma il dibattito rimane acceso: quanto c’è di autentico in una trasmissione televisiva che fa della spontaneità la sua forza? A distanza di anni, l’episodio continua a essere citato come uno dei momenti più controversi legati al programma. Il pubblico, affezionato al format, si divide tra chi difende la genuinità del prodotto e chi, invece, intravede nelle parole dell’ex concorrente un campanello d’allarme su possibili dinamiche meno trasparenti.