Il richiamo di un prodotto alimentare arriva sempre come notizia delicata, perché tocca direttamente la sicurezza di chi acquista e consuma ogni giorno. Questa volta l’allerta riguarda i tortellini prosciutto crudo e parmigiano reggiano Fini, ritirati dai supermercati Il Gigante dopo la segnalazione di un errore in etichetta. Secondo quanto comunicato, il problema non riguarda la qualità della pasta ripiena, ma la presenza di informazioni scritte in lingua croata al posto dell’italiano. Un dettaglio che, soprattutto per chi soffre di allergie o intolleranze, può trasformarsi in un rischio reale.
Il lotto segnalato e le caratteristiche del prodotto
L’avviso di richiamo, pubblicato il 19 settembre 2025, specifica con precisione i dati del prodotto coinvolto. Si tratta di confezioni da 250 grammi di tortellini Fini al prosciutto crudo e parmigiano reggiano, prodotte dal Gruppo Fini Spa a socio unico, con sede nello stabilimento di via Confine 1583 a Ravarino, in provincia di Modena. Il numero di lotto interessato è BL3252R, con data di scadenza fissata al 14 novembre 2025.
Il motivo della segnalazione non riguarda contaminazioni batteriche o corpi estranei, ma un aspetto che può sembrare secondario e che invece è fondamentale: l’etichettatura non in lingua italiana. Un errore che, a livello normativo, non consente di rispettare gli obblighi di legge sulla trasparenza delle informazioni ai consumatori.
Chi acquista un prodotto alimentare deve poter leggere ingredienti, allergeni, modalità di conservazione e ogni altra informazione utile. Se queste indicazioni risultano in un’altra lingua, chi ha problemi di salute rischia di non avere la piena consapevolezza di ciò che porta in tavola. Per questo, il Ministero e la stessa catena di distribuzione hanno diffuso l’avviso di richiamo, invitando chi ha acquistato il lotto segnalato a non consumarlo e restituirlo al punto vendita per ottenere il rimborso.
Il richiamo, quindi, non nasce da un difetto di produzione né da un problema di sicurezza intrinseca dell’alimento, ma dal mancato rispetto delle regole di etichettatura. Resta però un provvedimento essenziale per tutelare il diritto dei consumatori ad avere informazioni chiare e comprensibili.
La frequenza dei richiami e i dati aggiornati
Non è la prima volta che un richiamo alimentare finisce sotto i riflettori. Nel solo 2025, fino al mese di settembre, sono già stati segnalati numerosi casi che hanno coinvolto prodotti di marchi diversi, dai salumi ai formaggi, fino ai dolci confezionati. Secondo i dati raccolti, dal primo gennaio 2025 sono stati diffusi 188 richiami che hanno interessato complessivamente 451 prodotti. Numeri che mostrano quanto il fenomeno sia costante e monitorato con attenzione.
Gli avvisi non significano automaticamente che un prodotto sia pericoloso in senso stretto, ma servono a garantire trasparenza e prevenzione. Nella maggior parte dei casi, come avvenuto con i tortellini Fini, si tratta di errori tecnici, come etichette sbagliate, omissioni di allergeni o discrepanze tra ciò che è indicato sulla confezione e ciò che realmente contiene il prodotto. In altri casi, invece, sono stati individuati rischi più concreti, come la presenza di Listeria monocytogenes o di corpi estranei metallici o plastici.
La catena distributiva Il Gigante ha diffuso l’avviso seguendo il protocollo previsto, pubblicandolo sui propri canali e mettendo a disposizione dei clienti le informazioni per riconoscere le confezioni da restituire. È un sistema che, pur generando apprensione, dimostra l’esistenza di una rete di controlli capillare che coinvolge produttori, distributori e autorità sanitarie.
Il messaggio resta chiaro: chi ha acquistato i tortellini Fini con il numero di lotto BL3252R e scadenza 14/11/2025 deve riportarli al punto vendita. Nessun rischio per chi ha acquistato altri lotti, regolarmente etichettati e sicuri.