Spesa sotto i 30 euro? Ecco cosa comprano gli italiani che non arrivano a fine mese

Spesa 30 euro

Prodotti a basso costo sempre più presenti nei carrelli della spesa quotidiana. - www.requisitoire-magazine.com

Luca Antonelli

Settembre 16, 2025

Cibo essenziale, rinunce quotidiane e strategie per risparmiare: la nuova normalità per migliaia di famiglie.

In tutta Italia cresce il numero di famiglie che vive con un budget alimentare ridotto, spesso sotto i 30 euro per l’intera spesa. In molti casi si tratta di persone che lavorano, ma che tra affitti, bollette e rincari non riescono a coprire tutte le spese del mese. A cambiare è prima di tutto il modo di riempire il carrello: si taglia tutto il superfluo, si punta solo su ciò che sazia, costa poco e dura a lungo.

Cambia anche l’esperienza stessa del fare la spesa. Non si compra più “per piacere” ma per sopravvivere, con liste ristrette, conti precisi, attenzione massima a ogni etichetta. Il supermercato non è più il luogo della scelta, ma della strategia: dove spendere poco, dove trovare offerte, quando sfruttare gli sconti. Chi vive con poco conosce ormai ogni trucco possibile.

Cosa si compra con meno di 30 euro: alimenti scelti e strategie quotidiane

Le famiglie che affrontano la spesa con meno di 30 euro scelgono alimenti base, quelli che riempiono senza costare troppo. In cima alla lista ci sono pane, pasta, riso, patate, uova, latte, olio e verdure di stagione. La carne si compra solo se in offerta. Il pesce fresco è quasi sempre fuori portata. Si privilegiano i legumi secchi rispetto a quelli in scatola, e si riscoprono piatti poveri come zuppe e minestre.

Spesa 30 euro
Molte famiglie scelgono i discount per contenere le spese settimanali. Prodotti a basso costo sempre più presenti nei carrelli della spesa quotidiana. – www.requisitoire-magazine.com

I prodotti a marchio del supermercato sostituiscono quasi tutti quelli di marca. Lo stesso vale per i prodotti per l’igiene: saponi, detersivi, shampoo, spesso sono acquistati nelle versioni più economiche o in confezioni maxi. Alcuni cercano sconti nelle ore serali o nei punti vendita che liquidano i prodotti in scadenza.

Chi ha figli o anziani in casa cerca di garantire almeno il minimo indispensabile per una dieta equilibrata, ma lo sforzo è grande. Si cucina in casa ogni giorno, si evitano piatti pronti, si riducono gli sprechi fino all’osso. In molti casi si preparano pasti unici per abbattere il costo del secondo. E quando possibile si conserva, si ricicla, si trasforma ogni avanzo.

Vivere con poco: rinunce invisibili, effetti reali

Il cibo non è l’unico fronte della rinuncia. Chi vive con meno di 30 euro per la spesa, spesso deve tagliare anche il resto: si posticipano visite mediche, si evita di prendere i mezzi per risparmiare anche pochi euro, si rinuncia a vestiti nuovi, si allungano i tempi tra un taglio di capelli e l’altro.

Nel lungo periodo queste rinunce si fanno sentire. La qualità della dieta si abbassa, la varietà alimentare si riduce. Il rischio è che crescano problemi legati alla salute, alla stanchezza cronica, al calo dell’energia. Alcuni si affidano a parenti o amici per un aiuto occasionale, altri si rivolgono alla spesa solidale o ai centri di distribuzione alimentare, soprattutto nelle grandi città.

La dimensione più invisibile è quella della dignità: chi vive queste situazioni tende a non parlarne, a minimizzare, a evitare che si sappia. Ma dietro quei carrelli pieni solo a metà ci sono storie concrete. Non sono casi isolati: sono famiglie, pensionati, giovani precari, madri sole, che cercano ogni giorno di tirare avanti con poco. E ogni euro risparmiato è un piccolo passo per restare in piedi.