Se ti senti strano in questi giorni, c’è una spiegazione astrologica che non avevi considerato

Luna piena in Pesci? No, stavolta è molto di più (e potrebbe cambiarti dentro) - www.requisitoire-magazine.com

Lorenzo Fogli

Settembre 9, 2025

Sai quel che lasci, non sai quel che trovi”, dice un vecchio proverbio ogni volta che ci si avvicina a un momento di svolta. Di solito suona come un avvertimento, ma stavolta forse può essere ribaltato: “chissà che sorpresa mi attende alla fine”. È con questo spirito che andrebbe affrontata l’Eclissi lunare del 7 settembre 2025, che cade nel segno dei Pesci. Non è un’eclissi qualsiasi, e non è nemmeno un momento da pianificare con rigidità. Il consiglio implicito di questo evento astrologico? Smettere di controllare tutto, e imparare a fidarsi del processo. Anche se può fare paura.

L’Eclissi è una Luna Piena amplificata, con effetti più profondi e duraturi. Ma non è una chiusura morbida: è un colpo di vento che fa sbattere una porta rimasta socchiusa troppo a lungo. Quando la Luna si allinea ai Nodi Lunari, si genera una pressione simbolica: qualcosa va lasciato andare. In questo caso, non basta lasciar scorrere: è il momento di tagliare ciò che trattiene, anche se non è facile farlo.

Il potere trasformativo dell’eclissi: cosa chiude e cosa apre

Quella del 7 settembre non è solo un’eclissi lunare: è una chiusura emotiva potente, con effetti che dureranno per mesi. A renderla ancora più intensa è il fatto che si verifichi in Pesci, segno acquatico, intuitivo, profondamente emotivo. Un segno che non ama la linearità delle spiegazioni, ma che si muove per percezioni. L’opposto perfetto della Vergine, che invece organizza, analizza, calcola.

Ecco perché in queste ore potremmo sentirci spaesati, disorientati, come se qualcosa stesse finendo senza che ne sia chiaro l’inizio o la fine. Ma non è confusione, è una fase di transizione. E le transizioni non si comandano: si attraversano. Questo è un passaggio che non si controlla con la mente, ma si vive con il corpo, con le emozioni, con quella voce sottile che ci dice cosa è giusto anche quando non sembra logico.

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In astrologia, le Eclissi sono momenti di accelerazione. In pochi giorni può accadere ciò che normalmente si distribuirebbe su settimane. Può esserci una rottura, una rivelazione, una scelta inevitabile. Non è detto che la consapevolezza arrivi subito, anzi: nei Pesci, il cambiamento può iniziare come un sussurro, un’intuizione improvvisa, e solo col tempo si fa chiaro.

Ma non si tratta solo di chiudere: si tratta di liberare spazio. Non per aggiungere, ma per togliere ciò che pesa. Un’abitudine, un legame, una convinzione. L’energia dell’eclissi chiede di lasciare andare ciò che ha esaurito la sua funzione. E lo fa con una certa urgenza.

Giove in Cancro e Mercurio opposto: ascoltare le emozioni, non i numeri

A rendere questa Eclissi diversa dalle precedenti è la sua connessione con Giove in Cancro, che agisce come amplificatore emotivo, ma anche come fattore di fiducia e apertura. Giove è il pianeta dell’espansione, e in un segno d’acqua come il Cancro parla di famiglia, intimità, memoria. C’è un sostegno invisibile che aiuta a credere che sì, anche quando si chiude qualcosa, lo si fa per aprire meglio altrove.

Nello stesso momento, però, Mercurio è opposto alla Luna: questo crea confusione mentale, rischio di malintesi, logiche contorte, parole che invece di chiarire complicano. È uno scontro tra la razionalità e il sentire, tra ciò che sembra giusto su carta e ciò che, dentro, non lo è più. Ecco perché questa Eclissi non va affrontata con tabelle o liste, ma con silenzi, ascolto e sincerità. Parlare serve, ma capire come ci si sente conta di più.

Nel cielo di questo 7 settembre non si decide tutto subito, e va bene così. L’Eclissi non chiede risposte definitive, ma un primo passo. Anche piccolo. Anche incerto. Ma onesto.

C’è un altro punto da considerare: le Eclissi non sono eventi isolati, fanno parte di una serie ciclica. Quella di settembre 2025 si collega alle Eclissi di marzo, completando un arco che dura sei mesi. Se qualcosa è iniziato allora, ora si chiude. Oppure si corregge la rotta.

Per alcuni sarà la fine di una fase sentimentale, per altri la chiusura di un progetto, di una collaborazione, di una dinamica familiare stanca. In tutti i casi, è come se l’universo stesse dicendo: “Hai fatto il possibile. Ora lascia che il resto accada.”