Pioppini: come pulirli e cucinarli per gustarli al meglio

Emiliano Belmonte

Ottobre 8, 2025

Profumati, dal colore bruno intenso e con un gusto deciso che ricorda il bosco, i pioppini sono tra i funghi più apprezzati della cucina italiana. Utilizzati da nord a sud in zuppe, risotti, contorni e secondi piatti, sanno regalare a ogni preparazione un sapore autentico e avvolgente. Ma per valorizzarli davvero, è importante conoscere i passaggi fondamentali per pulirli e cucinarli correttamente.


Come pulire i pioppini nel modo giusto

La pulizia è un momento chiave nella preparazione dei pioppini. Si tratta di funghi piuttosto delicati, e un lavaggio errato può comprometterne consistenza e sapore. Il consiglio degli esperti è quello di evitare di immergerli in acqua: assorbirebbero umidità e diventerebbero molli.
Meglio invece utilizzare un panno umido o della carta da cucina leggermente bagnata per eliminare la terra dalle cappelle e dai gambi. Per le parti più sporche o secche, si può tagliare via la base del gambo con un coltello affilato.

È importante procedere con calma e attenzione, perché i pioppini freschi tendono a rompersi facilmente. Una volta puliti, vanno lasciati asciugare bene prima della cottura, in modo da mantenere la loro consistenza soda e compatta.


Come cucinare i pioppini: idee semplici e gustose

I pioppini sono versatili e si adattano a moltissime ricette. Uno dei metodi più tradizionali e diffusi è la cottura in padella. Basta scaldare un filo d’olio extravergine d’oliva con uno spicchio d’aglio e farli rosolare per una decina di minuti a fuoco medio. Durante la cottura, sprigionano un profumo intenso e inconfondibile.
A fine cottura si possono insaporire con sale, pepe e prezzemolo fresco. Sono perfetti come contorno, ma anche come base per crostini o come condimento per un risotto o una pasta fresca.

I pioppini si prestano molto bene anche a cotture più leggere, come quella al forno: disposti su una teglia con olio, erbe aromatiche e un pizzico di sale, vanno lasciati cuocere a 180 gradi per circa 15-20 minuti, finché non diventano dorati. Il risultato è un piatto semplice ma dal gusto pieno, ideale per accompagnare carni bianche o secondi di pesce.

Un’altra opzione è l’aggiunta dei pioppini ai primi piatti autunnali: si sposano perfettamente con il riso, la polenta e le paste all’uovo, soprattutto in abbinamento a ingredienti dal sapore deciso come la salsiccia o lo speck.


Conservazione dei pioppini freschi

Una volta acquistati, i pioppini freschi vanno conservati in frigorifero per non più di due o tre giorni, preferibilmente in un sacchetto di carta. In questo modo si evita la formazione di condensa e si preserva il loro profumo naturale.
Chi desidera conservarli più a lungo può sbollentarli per pochi minuti e poi congelarli: resteranno pronti all’uso anche per diversi mesi, senza perdere sapore.


Consiglio della redazione

Per apprezzare davvero il gusto autentico dei pioppini, è fondamentale partire da un prodotto fresco e di qualità. La redazione consiglia di provare i funghi pioppini freschi Milletti, raccolti e selezionati con cura per portare in tavola tutto il profumo del bosco italiano.