Le razze canine più colpite da problemi articolari (e perché alcuni allevamenti peggiorano la situazione)

Questi cani potrebbero sembrare perfetti, ma hanno un difetto che rovina tutto - www.requisitoire-magazine.com

Lorenzo Fogli

Settembre 15, 2025

Alcune razze di cani soffrono più di altre per patologie articolari che compromettono seriamente il loro benessere. Non si tratta solo di predisposizione genetica, ma anche delle scelte fatte dagli allevatori nel tempo: conformazioni fisiche esasperate, accoppiamenti tra consanguinei, selezioni spinte per motivi estetici o funzionali hanno aggravato disturbi già presenti. Le conseguenze si riflettono su mobilità, dolore cronico e qualità della vita.

I problemi articolari nei cani non sono tutti uguali e neanche le razze partono dallo stesso livello di rischio. Alcuni cani sono colpiti in giovane età da malformazioni come la displasia dell’anca o del gomito, altri sviluppano con il tempo forme di artrosi che compromettono ogni movimento. Nei soggetti più piccoli può emergere la lussazione della rotula, mentre nei cuccioli in crescita si osservano casi di osteocondrite dissecante. Il quadro è ampio, e le cause vanno dalla velocità di crescita al peso corporeo, ma molto spesso è anche una questione umana: il modo in cui alleviamo e selezioniamo le razze incide direttamente sulla loro salute articolare.

Le patologie articolari più comuni nei cani

I problemi articolari possono manifestarsi in qualsiasi momento della vita di un cane, ma sono due le fasce più esposte: la crescita e la vecchiaia. Tra le condizioni più frequenti, la displasia è probabilmente la più nota. Interessa l’anca o il gomito, compromette la stabilità e provoca dolore durante il movimento, rendendo difficile anche solo alzarsi o camminare. È comune soprattutto nelle razze di taglia grande, dove il peso e le sollecitazioni articolari aumentano.

Accanto alla displasia, un’altra condizione molto presente è l’artrosi, che si sviluppa per degenerazione della cartilagine articolare. Colpisce spesso cani anziani, ma può anche essere conseguenza di problemi preesistenti mai trattati correttamente. Provoca rigidità, dolore cronico e una riduzione progressiva della capacità motoria. È subdola perché avanza lentamente, ma diventa invalidante se trascurata.

La lussazione della rotula è invece più tipica nei cani di piccola taglia. In questa condizione, la rotula si sposta dalla sua sede naturale, causando zoppia o instabilità agli arti posteriori. Anche in questo caso, l’intervento precoce può fare la differenza. Infine, l’osteocondrite dissecante (OCD) colpisce la cartilagine articolare nei cuccioli, soprattutto quelli in rapida crescita. Si tratta di un disturbo della formazione ossea che può portare alla separazione della cartilagine, bloccando l’articolazione.

In tutti questi casi, se il problema non viene individuato e trattato in tempo, la qualità della vita del cane peggiora drasticamente. Ed è proprio per questo che è utile capire quali razze sono più a rischio, e perché.

Le razze più predisposte ai problemi articolari

Il Pastore Tedesco è uno dei cani più affetti da displasia. La sua caratteristica postura inclinata, sempre più marcata negli ultimi decenni a causa della selezione estetica, ha compromesso l’equilibrio naturale del corpo, rendendo l’articolazione dell’anca fragile e instabile. La spinta a produrre esemplari con un certo “profilo” fisico ha favorito la diffusione di soggetti predisposti a dolori cronici già in giovane età.

Tra i più colpiti c’è anche il Labrador Retriever. Questa razza, amatissima per il suo carattere, è particolarmente esposta a displasia e OCD, complici la crescita rapida e la tendenza ad accumulare peso. Un Labrador in sovrappeso, già a pochi mesi di vita, ha un rischio maggiore di sviluppare patologie articolari. Per questo, il controllo della dieta è cruciale.

Anche il San Bernardo, con la sua imponente stazza, fatica a gestire il proprio corpo. Il peso e la mole sollecitano costantemente articolazioni e colonna vertebrale. L’artrosi precoce è comune, così come la displasia. Le razze giganti in generale, come l’Alano, condividono queste problematiche: il corpo cresce più in fretta del sistema muscolo-scheletrico, creando squilibri difficili da correggere.

Un discorso a parte merita il Bulldog Inglese. Vittima di una selezione genetica spinta al limite, questa razza è oggi tra le più fragili dal punto di vista sanitario. Non solo problemi respiratori, ma anche lussazioni, problemi articolari gravi e instabilità diffusa. La sua struttura compatta e pesante, unita a una mobilità ridotta, espone le articolazioni a sforzi anomali già da cucciolo.

Anche i cani molto piccoli, come il Chihuahua, non sono immuni. Anzi. La lussazione della rotula è diffusissima tra le razze toy. La fragilità degli arti posteriori può emergere già nei primi mesi, causando difficoltà nei movimenti o instabilità improvvisa. La dimensione ridotta non protegge, anzi: spesso rende più difficile accorgersi dei segnali iniziali.

Il legame tra razza e predisposizione articolare non è casuale. Gli accoppiamenti selettivi, le scelte estetiche e la mancanza di test genetici nei cicli di allevamento hanno accentuato problemi già presenti, rendendoli cronici. È quindi fondamentale che i futuri proprietari siano informati, e che gli allevatori seri prendano in carico la responsabilità di non trasmettere patologie evitabili. La salute dei cani dipende anche da questo.