Il trucco del governo sulle pensioni 2026, così ti fanno credere che aumentano

Il trucco del governo sulle pensioni 2026

Tra cifre, percentuali e fasce contributive, non tutto è come sembra. - www.requisitoire-magazine.com

Luca Antonelli

Settembre 16, 2025

Aggiornamenti su quanto aumenteranno gli pensionati, meccanismo a blocchi, incognite su Consulta e durata requisiti.

Nel 2026 le pensioni saranno adeguate all’inflazione stimata dell’1,7 %: gli assegni più bassi guadagneranno proporzionalmente di più, quelli più alti subiranno incrementi attenuati. Spunta anche la spesa prevista per lo Stato, il dibattito legislativo sulle soglie e le modifiche al sistema contributivo.

Con la rivalutazione automatica delle pensioni lordi fissata all’1,7 % per il 2026, cambia il potere d’acquisto di milioni di pensionati. Gli assegni fino a quattro volte il trattamento minimo riceveranno il pieno adeguamento, per le fasce superiori restano percentuali ridotte. Il sistema “a blocchi” è alla prova di legittimità davanti alla Corte costituzionale.

Nel sistema previdenziale italiano chi percepisce pensioni modeste otterrà un aumento che rispecchi davvero l’inflazione. L’assegno minimo, attualmente fissato attorno ai 603,40 euro mensili lordi, subirà l’adeguamento pieno. Per chi ha pensioni più alte la rivalutazione sarà graduata: fino a quattro volte il minimo pieno, da quattro a cinque volte con riduzione del 10 %, sopra questa fascia riduzione del 25 %.

Il costo complessivo per lo Stato si aggira sui 5 miliardi di euro, includendo anche pensioni assistenziali. Se non si applicasse il sistema a blocchi la spesa prevista supererebbe i 6 miliardi, dato che prende in considerazione tutto il montante pensionistico. Il meccanismo impiegato serve a contenere la pressione sui conti pubblici, pur cercando di preservare il potere d’acquisto dei più fragili.

Dettagli sugli aumenti per fascia pensionistica

Gli assegni fino a quattro volte il trattamento minimo (≈ 2.466 euro lordi mensili) otterranno la rivalutazione al 100 % dell’inflazione calcolata. Chi è nella fascia tra quattro e cinque volte il minimo riceverà il 90 % di quell’indice. Per pensioni molto alte, sopra tali soglie, la rivalutazione scenderà al 75 %.

Il trucco del governo sulle pensioni 2026
Molti pensionati scoprono che l’aumento annunciato è inferiore alle attese. – www.requisitoire-magazine.com

A titolo esemplificativo: una pensione da 800 euro lordi al mese guadagnerà circa 13 euro grazie all’1,7 %. Con 1.400 euro lordi l’aumento potrebbe essere di 23 euro; con 2.000 euro l’incremento arriverebbe attorno ai 34 euro; chi percepisce vicino a 2.466 euro guadagnerà oltre 40 euro al mese.

Per assegni da 3.000 euro incremento stimato intorno a 46 euro lordi mensili; per pensioni da 5.000 euro l’aumento si ferma a circa 63 euro mensili. Differenze su cifre alte sono marcate: pur ricevendo importi più elevati, la percentuale di adeguamento cala, e la differenza netta percepita è più bassa rispetto alle fasce più fragili.

Incognite giuridiche e politiche attendono il sistema a blocchi

Un tribunale ha sollevato dubbi sull’attuale metodo a blocchi, specialmente sul fatto che l’aliquota ridotta si applica all’intero importo della pensione quando il beneficiario supera la soglia, e non solo alla parte eccedente. Se la Corte costituzionale dovesse dichiarare il sistema non conforme, il meccanismo potrebbe essere rivisto o modificato.

Nel dibattito politico si discute anche di mitigare alcuni aspetti. C’è chi propone che le soglie vengano spostate, o che la riduzione non penalizzi chi supera appena la soglia. Altri suggeriscono compensazioni fiscali per pensionati medi che sentono forte l’impatto dell’aumento dei prezzi.

Restano sotto osservazione le modifiche alla legge Fornero, in particolare l’aumento automatico dell’età pensionabile previsto nel 2027. Partiti e sindacati chiedono maggiore flessibilità, la possibilità di uscire anticipata dal lavoro, l’uso del TFR per integrare pensioni integrate o opzioni più favorevoli per determinate categorie.

Gli aspetti fiscali non sono secondari: aliquote IRPEF, detrazioni, trattenute e quanto dei nuovi aumenti rimarrà in tasca ai pensionati. Effetti reali dipenderanno da come il governo calibrerà le misure nella manovra di bilancio, da decreto attuativo, e dai possibili interventi correttivi in corso d’anno.