Scoprire quanti nuclei idonei restano esclusi dall’agevolazione luce‑gas, cosa dice l’Istat, e quali ostacoli bloccano l’accesso.
Secondo i dati Istat del 15 settembre 2025, il bonus sociale energia non raggiunge più della metà delle famiglie in povertà energetica. Solo il 17 % riesce effettivamente a uscire dal disagio grazie allo sconto in bolletta. Questo articolo ricostruisce numeri, criteri di accesso, limiti del sistema e richieste delle associazioni.
Istat rileva che il bonus sociale previsto per la energia elettrica e il gas copre molto meno del previsto: il sostegno arriva a meno della metà dei nuclei che ne hanno diritto. Le misure introdotte negli anni scorsi hanno ampliato le soglie Isee, per includere più famiglie, ma con il ritorno alle regole ordinarie l’efficacia si è ridotta, dicono i dati. Solo il 17 % di chi vive in povertà energetica è riuscito a uscire dalla situazione grazie al bonus.
Criteri di accesso del bonus sociale e soglie Isee
Il bonus sociale è pensato per nuclei familiari con Isee entro limiti prefissati che dimostrano disagio economico, ma i criteri si basano su valutazioni rigidamente amministrative. Gli indicatori principali sono: valore Isee, numero dei componenti del nucleo, classe di consumo, presenza di minori o persone con disabilità, zona climatica.
Durante i periodi di emergenza (anni 2022‑2023), le soglie Isee erano alzate: ciò ha permesso inclusioni più ampie. Chi restava al di sotto della soglia, o rientrava in fasce “di mezzo”, riusciva ad accedere al bonus. Adesso, con la soglia tornata “ordinaria”, molte famiglie che beneficiano solo marginalmente o localmente del maggior costo dell’energia non ricevono il sostegno.

Il metodo di calcolo Isee non tiene conto del costo reale dell’abitazione: isolamento, dimensione, dispersione termica non sono considerati nei parametri standard. Questo significa che un appartamento grande ma in cattive condizioni costa molto di più in gas e riscaldamento rispetto a uno piccolo e ben isolato, ma entrambe le famiglie possono avere lo stesso Isee.
Altri ostacoli: domanda mal compilata o documentazione mancante; famiglia che non sa di avere diritto al bonus; lentezza burocratica. Deleghe, scadenze, aggiornamenti Isee non uniformi su tutto il territorio nazionale rendono l’accesso incerto.
Impatto reale: cifre, distribuzione geografica, ruolo delle associazioni
Secondo Istat, oltre il 52 % dei nuclei in povertà energetica non riceve alcuna agevolazione. Solo il 17 % di questi riesce a uscire dalla condizione grazie al bonus. Le restanti famiglie restano in una situazione di disagio, anche se percepiscono lo sconto.
Geograficamente il fenomeno è più marcato al Sud e nelle zone montane, dove i costi per riscaldamento e dispersione termica aumentano la spesa energetica. Zone urbane più efficienti o con migliori infrastrutture risentono meno.
Associazioni dei consumatori chiedono modifiche: adeguare le soglie Isee, includere nella valutazione i consumi effettivi più che gli indicatori standard, tenere conto delle caratteristiche dell’abitazione, dare maggiore informazione alle famiglie. Proposte includono automatismi per il riconoscimento del bonus, semplificazione delle domande, revisione dei limiti di reddito.
L’aumento dei costi energetici mantenuto dopo la crisi incrementa il numero di famiglie in difficoltà. Anche se i prezzi sono un po’ calati rispetto ai picchi, restano superiori al livello pre‑crisi di molto.