Se percepisci una pensione bassa, presto potresti vedere una boccata d’aria per il tuo bilancio mensile. Tra bonus automatici, integrazioni, 14esima mensilità e agevolazioni regionali, il 2025 porta con sé diversi sostegni economici pensati proprio per i più fragili. In questo articolo scopri chi può beneficiare di aiuti fino a 600 € in più all’anno, senza complessi cavilli burocratici.
Integrazione al trattamento minimo per pensionati al minimo
Per chi percepisce una pensione inferiore al minimo stabilito, esiste la possibilità di ottenere un sostegno automatico. Il minimo mensile rivalutato al 2025 è di 603,40 €, pari a circa 7.844 € annui :contentReference[oaicite:0]{index=0}. Grazie alla legge di bilancio, è stata confermata una maggiorazione straordinaria del 2,2 %, che aumenta l’importo fino a 616,67 € mensili. Questa integrazione è erogata automaticamente se si rientra nei requisiti contributivi e reddituali.
Bonus una tantum di fine anno
Nel 2025 è previsto anche un bonus una tantum di circa 155 €, erogato insieme alla pensione di dicembre. Questo aiuto mira a contrastare il caro vita che si fa sentire soprattutto verso fine anno e viene assegnato senza necessità di una domanda formale.
14esima mensilità per i pensionati over 64
Una tra le misure più attese è la cosiddetta “14esima mensilità”. Spetta automaticamente a chi:
- ha almeno 64 anni entro luglio;
- ha un reddito annuo lordo personale sotto le due volte il trattamento minimo (indicativamente sotto 14.000 €);
- accede a pensioni di vecchiaia, anzianità o invalidità (non reversibili se i redditi familiari non rientrano nei limiti).
L’importo della 14esima può variare, da circa 336 € fino a 655 €, a seconda degli anni di contributi versati e del tipo di pensione.
Bonus annuale fino a 480 € per gli over 65 a basso reddito
Per i pensionati over 65 con pensione inferiore a 830 € mensili, è previsto un bonus annuo fino a 480 €, erogato automaticamente senza bisogno di richiesta. Alcune regioni aggiungono un contributo locale, come nel caso del Friuli-Venezia Giulia, dove si aggiungono fino a 350 € annui se l’ISEE è inferiore a 15.000 € e la pensione sotto i 615 € lordi mensili.
Altre agevolazioni: luce, trasporti e spese sanitarie
Accanto ai bonus monetari, vengono riconosciute agevolazioni indirette che alleggeriscono le spese quotidiane dei pensionati fragili:
- Bonus energia (luce e gas) fino a 300 € annui, a seconda dell’ISEE e delle condizioni di fragilità.
- Riduzioni regionali su IMU, TARI e affitti per chi rientra nei limiti reddituali.
- Assegno per il nucleo familiare (ANF), che riconosce fino a circa 136 €/mese per chi ha 70 anni e oltre.
Esempi concreti per capire il funzionamento
Immagina un pensionato di 67 anni con pensione di 550 €/mese e ISEE basso. Beneficerà dell’integrazione al minimo, del bonus una tantum, della 14esima e del bonus annuale da 480 €. In totale, può raggiungere anche +1.500 € in più all’anno, tra aiuti diretti e risparmi su luce, bollette e tasse locali.
Perché questi aiuti sono così importanti
Con un’inflazione elevata e una pensione modesta che spesso rappresenta l’unica fonte di reddito, questi sostegni possono fare la differenza tra pagare o meno le bollette, coprire spese sanitarie necessarie o far quadrare il bilancio mensile. Inoltre, molti di questi bonus sono automatici, il che significa che non serve inoltrare alcuna domanda, purché si rispettino i requisiti anagrafici e reddituali.
Il 2025 offre una serie di bonus automatici significativi per i pensionati ai minimi, pensati per garantire un minimo vitale e migliorare la qualità della vita. Se rientri nei requisiti—bassa pensione, età adeguata, ISEE contenuto—verifica subito cosa spetta a tuo nome e controlla la tua situazione sul sito INPS o tramite CAF. È il momento di trasformare questi diritti in sostegno reale.