Appare sul sito del tuo Comune e vale 500 euro (ma solo se hai queste caratteristiche)

Inps

500 euro sulla Postepay, ma devi spenderli in tempo: le date da segnare subito - www.requisitoire-magazine.com

Lorenzo Fogli

Settembre 9, 2025

Nel 2025 le famiglie italiane in difficoltà economica potranno contare su un aiuto concreto: un contributo una tantum da 500 euro, erogato sotto forma di carta elettronica prepagata. Il provvedimento, gestito da INPS e Poste Italiane, si inserisce nel quadro della Carta “Dedicata a te”, già introdotta negli anni precedenti ma aggiornata con nuove tempistiche, requisiti e modalità di consegna. Non è prevista alcuna domanda da parte dei cittadini: l’INPS seleziona i beneficiari in base a criteri di priorità legati all’ISEE, alla composizione del nucleo familiare e ad altri parametri stabiliti nella nuova circolare. Le carte vengono poi consegnate presso gli uffici postali abilitati. Ma attenzione: ci sono scadenze precise sia per il primo utilizzo sia per l’impiego totale dell’importo.

Come viene selezionato chi ha diritto al bonus spesa

L’INPS ha pubblicato il messaggio n. 2519 in data 1° settembre 2025, contenente tutte le istruzioni operative per il rinnovo della Carta “Dedicata a te”. Il contributo, dell’importo di 500 euro, sarà disponibile solo per quei nuclei con ISEE non superiore a 15.000 euro e non beneficiari di altre misure di sostegno nel 2025.

Inps
500 euro sulla Postepay, ma devi spenderli in tempo: le date da segnare subito – www.requisitoire-magazine.com

L’individuazione degli aventi diritto avviene in modo automatico, senza necessità di inoltrare alcuna richiesta. Entro l’11 settembre 2025, l’INPS carica sugli applicativi dedicati dei Comuni le liste provvisorie dei beneficiari. Ogni Comune può accedere all’elenco che riguarda i residenti del proprio territorio, con priorità assegnata secondo questi criteri:

  • Famiglie con almeno tre componenti, di cui almeno uno nato entro il 31 dicembre 2011, con ISEE più basso;

  • Famiglie sempre di almeno tre componenti, ma con almeno uno nato entro il 31 dicembre 2007;

  • Famiglie di almeno tre persone, anche senza figli minorenni, purché con ISEE molto basso.

I Comuni hanno 30 giorni di tempo per verificare la residenza, controllare eventuali incompatibilità con altri sussidi locali, ed eventualmente modificare gli elenchi ricevuti. Allo scadere dei 30 giorni, gli elenchi vengono consolidati e trasmessi nuovamente all’INPS, che in massimo dieci giorni li rende definitivi. A quel punto le liste vengono inviate a Poste Italiane, che cura la distribuzione delle carte prepagate tramite Postepay.

Cosa si può comprare, dove si ritira la carta e quali sono le scadenze

La Carta “Dedicata a te” è una carta prepagata nominativa, valida solo per l’acquisto di beni alimentari di prima necessità. Non può essere usata per prelevare contante né per comprare articoli diversi da quelli previsti. Ogni carta può essere ritirata presso l’ufficio postale indicato nella comunicazione inviata al beneficiario dal proprio Comune.

Se il nucleo familiare ha già ricevuto la carta in passato, non serve ritirarne una nuova: l’importo viene ricaricato sulla stessa, sempre che il beneficiario compaia tra i nuovi ammessi. In caso di smarrimento, si può richiedere un duplicato

Ci sono due scadenze fondamentali da rispettare:

  • Entro il 16 dicembre 2025 va effettuato il primo utilizzo della carta: chi non lo fa perde il diritto al contributo.

  • Entro il 28 febbraio 2026 vanno spesi tutti i 500 euro. Le somme non utilizzate entro questa data non verranno rimborsate né riconfermate.

L’INPS, una volta ricevuti i dati da Poste Italiane, comunica ai Comuni il numero identificativo delle carte. I Comuni hanno poi l’obbligo di pubblicare sul proprio sito l’elenco dei beneficiari e di inviare comunicazione individuale ai cittadini per spiegare modalità di ritiro e prenotazione presso gli uffici postali.

Il sistema si basa su un dialogo digitale tra INPS, Comuni e Poste, senza che il cittadino debba presentare domande, moduli o certificazioni. Tutto si fonda sui dati ISEE già disponibili e sulla residenza anagrafica.