Con l’Assegno di inclusione e il Supporto per la formazione e il lavoro, nel 2025 le famiglie italiane più fragili possono arrivare a percepire oltre 1.500 euro al mese, superando i 12.000 euro annui di sostegno. Un aiuto concreto che ha sostituito il Reddito di cittadinanza e che sta già facendo discutere.
L’evoluzione delle misure di sostegno in Italia
Per anni il Reddito di cittadinanza ha rappresentato la principale misura di sostegno per chi viveva in condizioni di difficoltà economica. Dal 2024, però, questo strumento è stato sostituito da due nuove forme di aiuto: l’Assegno di inclusione (ADI) e il Supporto per la formazione e il lavoro (SFL).
L’obiettivo del Governo e dell’INPS è stato quello di offrire da un lato un contributo economico stabile, dall’altro la possibilità di reinserimento lavorativo per chi è in età attiva. Nel 2025, la combinazione di queste due misure ha creato una situazione inedita: alcuni nuclei familiari riescono a superare i 1.500 euro al mese, raggiungendo complessivamente oltre 12.000 euro l’anno.
Cos’è l’Assegno di inclusione e a chi spetta
L’ADI è la misura cardine del nuovo sistema di sostegno sociale. Parte da un importo base di circa 541 euro al mese, pari a 6.500 euro annui, ma può crescere sensibilmente in base a diversi parametri:
Scala di equivalenza: tiene conto della composizione familiare (presenza di minori, over 60 o persone con disabilità).
Affitto: se la famiglia vive in locazione, è previsto un contributo aggiuntivo fino a 280 euro mensili.
👉 Esempi pratici:
Una persona sola senza affitto può ricevere fino a 630 euro mensili.
Una coppia con due minori può arrivare a 750 euro al mese.
Un nucleo familiare con tre figli minori e un disabile grave può superare i 1.000 euro mensili.
Per molte famiglie, questo rappresenta già un aiuto essenziale per coprire le spese quotidiane di cibo, bollette e abitazione.

Il Supporto per la formazione e il lavoro: un bonus in più da 500 euro
Il vero salto di qualità si ha quando all’ADI si aggiunge il Supporto per la formazione e il lavoro (SFL). Questa misura è pensata per giovani e adulti disoccupati che partecipano a corsi di formazione, tirocini o percorsi di reinserimento professionale.
Il contributo è pari a 500 euro mensili, e può coesistere con l’Assegno di inclusione se nel nucleo familiare c’è almeno una persona che rispetta i requisiti.
👉 Alcuni casi reali:
Coppia con un figlio minore e uno adulto in SFL: 630 € ADI + 280 € affitto + 500 € SFL = 1.410 euro al mese.
Coppia con due figli minori e un figlio adulto in SFL: 750 € ADI + 280 € affitto + 500 € SFL = 1.530 euro mensili.
Coppia over 60 con disabilità e figlio in SFL: 630 € ADI + 280 € affitto + 500 € SFL = 1.410 euro al mese.
Questi esempi dimostrano che, unendo le due misure, il sostegno economico può superare abbondantemente i 12.000 euro annui, garantendo stabilità a famiglie che altrimenti rischierebbero condizioni di estrema vulnerabilità.
Requisiti e condizioni per accedere agli aiuti
Non tutti possono ottenere entrambe le misure contemporaneamente. I requisiti sono precisi:
ISEE non superiore a 9.360 euro.
Patrimonio immobiliare entro i 150.000 euro (prima casa esclusa).
Patrimonio mobiliare entro i 6.000 euro per un single, incrementabili con più componenti.
Per accedere all’SFL, almeno un membro della famiglia deve essere iscritto a un percorso di formazione o tirocinio.
È importante sottolineare che l’INPS controlla attentamente i dati dichiarati e che la presentazione della domanda deve essere precisa e corretta. In molti casi i patronati aiutano le famiglie a evitare errori che potrebbero bloccare l’erogazione dei sussidi.
Un sostegno che divide l’opinione pubblica
Come già accaduto per il Reddito di cittadinanza, anche le nuove misure hanno suscitato opinioni contrastanti. Da una parte c’è chi vede nell’ADI e nell’SFL un aiuto fondamentale per i più fragili, in grado di garantire una vita dignitosa a chi non ha altre fonti di reddito.
Dall’altra, c’è chi critica il sistema sostenendo che possa trasformarsi in un disincentivo al lavoro. Tuttavia, va ricordato che l’SFL non è un semplice “bonus a pioggia”: prevede la partecipazione obbligatoria a percorsi di formazione, stage o tirocini, con l’obiettivo di reinserire i beneficiari nel mondo del lavoro.
Perché informarsi è fondamentale
Molti cittadini non conoscono nel dettaglio le nuove regole e rischiano di non richiedere un sostegno a cui avrebbero diritto. Le famiglie con figli minori, quelle con disabili e chi vive in affitto hanno spesso accesso a importi molto più alti rispetto al minimo.
Informarsi presso l’INPS o attraverso i patronati è quindi indispensabile per sfruttare al meglio queste opportunità. Spesso basta un documento mancante o un errore nell’ISEE per compromettere l’intero percorso.
Conclusione: un aiuto concreto da non sottovalutare
Nel 2025, combinando Assegno di inclusione e Supporto per la formazione e il lavoro, molte famiglie italiane riescono a percepire cifre che vanno dai 1.200 ai 1.500 euro al mese, superando i 12.000 euro annui.
Un traguardo significativo, che dimostra come le nuove misure non siano solo un’eredità del Reddito di cittadinanza, ma una vera e propria evoluzione. Tra critiche e consensi, resta il fatto che per chi vive in condizioni di difficoltà queste somme rappresentano una boccata d’ossigeno capace di fare la differenza.